Altro “maltempo” si abbatte sulla Toscana.
Queste alluvioni anni fa erano, seppur ugualmente catastrofiche, molto rare. Noi fiorentinə non possiamo che pensare alla nostra “storica” della quale oggi, 4 novembre, ricorre l’anniversario.
Al tempo fu una cosa eccezionale, che infatti è rimasta sui libri di storia e nella memoria di nonnə e genitori.
Purtroppo gli eventi di questo tipo si stanno moltiplicando.
Relegarli a maltempo, come ancora ha il coraggio di fare qualcunə, è miopia o malafede.
Tutto questo ha un nome e un cognome: crisi climatica, che ormai sta portando eventi come questi a una cadenza perlomeno stagionale.
Quest’estate difatti è toccato alla Romagna, adesso a noi, chi sarà lə prossimə?
Sentiamo sempre dire che la transizione ecologica costa e sarà un sacrificio.
Benissimo, ma quanti eventi come questo dovremmo aspettare prima di capire che i costi di decenni di politiche miopi e inquinate della disinformazione delle compagnie petrolifere li stiamo già pagando?
Subito è già tardi, e nonostante questo all’orizzonte continuiamo a scrutare politiche e interventi ampiamente insufficienti.
Quante alluvioni serviranno per capire che il green washing non sciacqua via un’emergenza che ci riguarda tuttə?
Quanti eventi di questo tipo dovremo ancora vivere, impotenti, mentre continuiamo ad assistere a enormi investimenti verso i combustibili fossili?
Quanto ancora dovremo sentir dire che le energie rinnovabili “non risolvono il problema”, che la “transizione ecologica costa”?
A parte il fatto che riparare questi danni non è gratis, e dovremo farlo sempre più spesso, ma oltretutto mancano i più basilari investimenti a livello di prevenzione, conversione, strutture e infrastrutture, perché manca proprio la volontà politica di fare la transizione ecologica sul serio.
S U L
S E R I O.
Purtroppo temiamo che chi ha il privilegio, puramente economico, di non essere ancora toccatə da questa situazione mollerà la presa troppo tardi.
Perché è già troppo tardi, per tuttə.